Un anno da Guzzisti dell'Etna

E’ passato poco più di un anno da quando ho incontrato per la prima volta i Guzzisti dell’Etna. Mi ricordo benissimo; avevo contattato telefonicamente un certo Gregorio e, dopo essermi presentato, mi propose di incontrarlo un venerdì sera al pub di Mastro Birraio, ad Acireale, in modo da conoscere anche tutti gli altri centauri etnei.
E così un venerdì sera andai con la mia California da Mastro Birraio. Ero in ritardo e, sistemando la moto, mi accorsi della presenza di altre maestose Guzzi posteggiate: “..’nchia, i Guzzisti dell’Etna erano già arrivati..”, che emozione! Timidamente mi avvicinai ai tavoli e notai vari gruppi di ragazzi con giacconi da motociclista, ma solo alcuni indossavano gilè di pelle neri. Erano forse loro?, e Gregorio chi era ? Ad un certo punto un signore con un pizzetto appena accennato si alzò e mi venne incontro; era Gregorio. Superate le presentazioni di rito, eccomi seduto in mezzo ai Guzzisti dell’Etna ! Dopo qualche minuto però, avevo già dimenticato i nomi di quasi tutti quelli che Gregorio mi aveva appena fatto conoscere: Alfio e Stefania, Giovanna, Giovanni, Salvo, Salvo e Cristina, Nello, Angelo e Antonella, Carmelo “Centauro” e Anna, Carmelo M. “100 capelli”, Carmelo “Florida” e Grazia, (ma quanti Carmeli), Giordano e Rosa, Vincenzo, Eddy, Aurelio, ed altri ancora, erano tanti. Cercai di focalizzare due o tre nomi, quello del Presidente naturalmente, Alfio, e quelli di chi mi stava vicino al tavolo. Per il primo incontro era già abbastanza.
Non vi nascondo la mia soddisfazione di quel momento; ero veramente contento di aver conosciuto questi famosi Guzzisti, di cui avevo sentito parlare da un amico, non motociclista. Dovete sapere infatti, che dopo esser stato con mia moglie Enza a Tropea, al raduno di luglio ‘05, avevo raccontato a tutti gli amici della mia ‘mbriacatura per la Moto Guzzi e questo mio amico, che si chiama Giovanni, mi disse che una volta aveva visto questi motociclisti con gilè neri dalle enormi toppe con su scritto “GUZZISTI DELL’ETNA”. “Cercali su internet” mi disse, e così feci.
Ora sono qui, parte effettiva del gruppo e ne sono sinceramente orgoglioso. In quest’anno ho imparato molte cose: intanto ho fatto chiarezza sui Carmeli ed ho capito che Carmelo 100 capelli non era quel ragazzo con una lunghissima codona, ora l’ha tagliata, (questi è Carmelo Centauro), ma invece è quel signore proprio senza alcun capello in testa ! A parte queste note di colore, ho potuto apprezzare la serietà, la spontaneità e la vera passione per il motociclismo di tutti i ragazzi del gruppo. Mi sono sentito accolto con grande affetto e sento di ricambiarlo ad ognuno di loro.
Gli incontri del venerdì sera sono stati, e continuano ad essere per me, un momento di allegria e di serenità. Ricordo che le prime volte mi limitavo ad ascoltare i vostri racconti ed i commenti tecnici sulle moto, a volte anche senza dire niente; ma del resto non avevo nessuna particolare esperienza motociclistica da raccontare e le mie cognizioni tecniche erano minime. Mia moglie Enza mi diceva: “ma che fai lì con loro, tu che non sei mai stato un motociclista incallito, cosa gli racconti?”. La risposta l’ho data prima. Per molto tempo mi è bastato ascoltare. Poi ho voluto farmi conoscere un po’ meglio, e la macchina fotografica mi ha dato una mano per rompere il ghiaccio.
Ricordo la mia prima uscita ufficiale: raduno di Reggio Calabria a maggio di quest’anno. Di questa gita, voglio solo riportare una frase di Gregorio: “Oggi sugnu cuntentu ‘ca sì ‘cu numatri !” Era sincero, e contento lo ero anch’io. Peccato solo che Enza non era con noi, avrei dovuto insistere di più. In quell’occasione erano presenti anche Agostino, la cui moto avevo fotografato al raduno di Tropea dell’anno prima, Nicola ed Elena ed altri simpatizzanti. Sempre lì ho incontrato per la prima volta i pittoreschi Mauro “il Generale” ed Enzo “il Tenente Colonnello”. Mancava solo Angelo che, da fedelissimo tifoso, era allo stadio per seguire la partita che poi confermò la promozione del nostro Catania in serie”A”.
Un’altra simpatica avventura è stata quella di Tropea di quest’anno, dove mi sono presentato senza la moto ma con tutta la famiglia. Enza ed io eravamo pronti a partire con la California, Nicolò e Riccardo sarebbero rimasti dalla nonna Angela, mia suocera, ma il caldo di quei giorni ha fatto prevalere in me il cuore di padre: “la moto resta a casa ed andiamo tutti con la macchina !”. Detto fatto. Le giornate di Tropea sono state divertentissime sia per i bambini, specialmente per Nicolò che ha partecipato all’estrazione dei bigliettini per l’aggiudicazione della mini-moto, sia per mia moglie, che ha potuto conoscere meglio e le ragazze ed i ragazzi del gruppo. Ci siamo aggiudicati la coppa per il secondo club più numeroso, e Pippo si è meritato quella per il motociclista più anziano. Gregorio, Carmelo M. “100 capelli” e Carmelo “Centauro” non erano con noi perché avevano raggiunto gli amici di Aquile e Rose, a Calitri al “Guzzi day”.
Poi ci sono stati altri eventi: la seconda cena sociale, l’inaugurazione della nostra sede nel container concessoci in uso dal Comune di Santa Venerina, da dove si può ammirare una stupefacente vista del cratere centrale, la passeggiata a Giarre, il secondo raduno “Aquile sul vulcano”, il memorabile incontro con i Bandidos a Catania in Piazza Verga.
Alti incontri e passeggiate varie hanno alle quali però non ho preso parte sono stati: “On the road in the night”, 500 km in passeggiata notturna in gennaio, da Caltanissetta ad Acate (RG), il “Liotrotreffen” organizzato dai Grifoni dell’Etna a marzo, il “III° motofest a favore dei diversamente abili” a maggio, a Mazzarino ed il “II° raduno nazionale Guzzi - sul mare africano” a giugno ad Agrigento, entrambi a cura delle Aquile Sikane, la “motopasseggiata” a Giarratana e Vizzini in luglio, il motoraduno regionale di settembre dei Moteros “Guzzi & friends” a Sorrento, il “XIX Raid delle Madonie” di ottobre del Guzzi Club Palermo.
Non ho dimenticato di menzionare il GMG in occasione dell’85° anniversario Guzzi, perché questa è tutta un’altra storia che merita un racconto a parte, ma per il momento vorrei ricordare che ben tredici dei nostri erano presenti a Mandello e precisamente: Alfio, Stefania, Gregorio, Carmelo M., Carmelo “Centauro”, Giovanni, Angelo, Salvo, Eddy, Salvo, Vincenzo, il sottoscritto Franz ed inaspettatamente, Aurelio.
Nel corso di quest’anno ho avuto l’occasione di incontrare altri appassionati Guzzisti, tra i tanti vorrei ricordare: Giovanni di Venezia, Marcello di Milazzo, “D.&D.” ossia Diego e Donatella di Aosta, “Lusciakall” Mimmo e consorte di Torrevecchia Teatina, Lucio dei “Moteros” di Sorrento, Peppe di “Aquile e Rose” di Calitri, il mitico Vincenzo Crea. Poi ancora Nino di Tropea, Roberto e Francesca di Palermo, Calogero di Tusa, Luigi di Catanzaro, Osvaldo di Altofonte.
La mia crescente passione per questo affascinate mondo di centauri mi ha spinto a cercare quest’estate i Guzzisti DoloMitici. Ho conosciuto il loro presidente, Werner, a Bressanone in provincia di Bolzano. Gentile ed affettuosissimo già dal primo incontro, mi ha invitato alla competizione per moto d’epoca la “Millan – Terent” (rievocazione della famosa Milano – Taranto).
A Roma ho conosciuto Danilo del Guzzi Club Roma, che poi a settembre, mentre andavo a Mandello insieme ad Angelo e Salvo, ho incontrato casualmente in un area di servizio sull’A1, in prossimità di Bologna, con Roberto ed altri amici di Roma.
Al mega raduno di Mandello ancora altri guzzisti d’oc: Luigi Enrico di Brignano d’Adda, Filo delle “Aquile della notte”, Toni di Caldaro, i conterranei fratelli Alberto e Fabio di Modica, NiQ di Trapani. Non sono riuscito purtroppo ad incontrare Stefano, il presidente del MGCM, ma in compenso ho scattato alcune foto ad un ragazzo del club che poi ho scoperto essere suo fratello.
E così, piano piano, sono entrato nel vivo del mondo dei Clubs, e la mia passione per questo modo di vivere e concepire la motocicletta e la mia stima per questi centauri, si è moltiplicata.
Ora ci avviciniamo al compimento del terzo anno sociale; qualcuno ha rimpolpato il suo parco moto, Gregorio con un graffiante Griso e Carmelo M. “100 capelli” con una Caifornia EV di nuova generazione. Qualcun’altro ha cambiato la moto, Giordano per esempio è passato dalla Nevada ad una poderosa California II, anche Nello ha ceduto la sua Nevada per un’alluminium, e pure Pippo pare sia in trattativa per l’acquisto di un’alluminium; e Giovanni cos’ha fatto ? Ha venduto la sua Stone ma non è rimasto a piedi, è ancora in sella col V11….
Il bravo chef, Salvo, si è aggiunto al nostro consesso, ed altri nuovi centauri si sono uniti alle nostre attività. La casa Guzzi vola in alto e ce ne compiaciamo, i nuovi modelli si riproducono come conigli, i vertici del MGWC hanno tentato di sconvolgere le nostre organizzazioni ma i Presidenti dei vari Clubs, alla riunione di Roma, hanno sapientemente resistito. Noi siamo sempre gli stessi, anzitutto amici sereni, e poi motociclisti veri, sinceri appassionati di questo storico marchio che affascina e dà lustro al nostro simpatico italico stivale.
Francesco
28 novembre 2006